4. Da dopo il “Post obitum” alla “Nota” del 2001
4. Da dopo il “Post obitum” alla “Nota” del 2001
4. Da dopo il “Post obitum” alla Nota
della Congregazione della Dottrina
della Fede nel 2001;
della Congregazione della Dottrina
della Fede nel 2001;
Mentre gli avversari, facendosi forti del Decreto,
continuarono ancora a sostenere che l’intero sistema rosminiano era gravemente
infetto da errori contro la fede, i suoi sostenitori lavorarono per dimostrare
come queste proposizioni non rispecchiassero il vero pensiero di Rosmini.
Con il passare dei decenni, soprattutto a partire dalla
seconda metà del Novecento, a poco a poco la polemica si è fatta più pacata e
serena, permettendo studi più oggettivi.
Questa proficua indagine scientifica è approdata il 1
luglio 2001 nella pubblicazione della:
Nota della Congregazione per la Dottrina della Fede sul valore dei decreti dottrinali concernenti il pensiero e le opere del Rev.do Sacerdote Antonio Rosmini Serbati.
Note sur la valeur des décrets doctrinaux concernant la pensée et les œuvres du R. P. Antonio Rosmini-Serbati.
Note on the Force of the Doctrinal Decrees Concerning the Thought and Work of Fr Antonio Rosmini Serbati.
Nota sobre el valor de los decretos doctrinales con respecto al pensamiento y a las obras del sacerdote Antonio Rosmini Serbati.
Come afferma la “Nota” della Congregazione per la dottrina
della fede, «si deve riconoscere che una diffusa, seria e rigorosa letteratura
scientifica sul pensiero di Antonio Rosmini, espressa in campo cattolico da
teologi e filosofi appartenenti a varie scuole di pensiero, ha mostrato che
tali interpretazioni contrarie alla fede e alla dottrina cattolica non
corrispondono in realtà all’autentica posizione del Roveretano» (Nota,
6).

Rassegna Stampa:
Articoli e studi sulla Nota della Congregazione