Costituzioni dell'Istituto della Carità
Costituzioni dell'Istituto della Carità
È la “magna carta”, della Congregazione fondata dal Beato Antionio Rosmini, l'«Istituto della Catità», conosciuto anche come “Padri Rosminiani”.
Iniziate e composte durante la Quaresima del 1828, furono però da lui riviste, ritoccate e in parte rielaborate per tutta la sua vita e consegnate nella loro forma definitiva al sueriore provinciale in Piemonte dell'Istituto, Padre Luigi Bertetti, solo negli ultimi giorni del giugno 1855, sul suo letto di morte.
Proponiamo qui l'intero testo italiano con le note critiche di riferimento nell'edizione critica curata da Don Dino Sartori e pubblicata nel 1996.
Sigle e segni diacritici Introduzione |
Breve descrizione della Società della Carità | ||
Parte Prima Accettazione e prima prova di quelli che domandano di essere ammessi nel corpo di questa Società |
Parte Seconda Seconda prova di quelli che nella prima furono trovati idonei | ||
Parte Terza Istruzione ed esercizio nelle lettere e nelle altre opere caritative … |
Parte Quarta La terza prova e l'esercizio | ||
Parte Quinta Ammissione nella Società di coloro che sono stati così formati, e dimissione dalla Società |
Parte Sesta Fondamento di tutta la Società | ||
Parte Settima Lo stato elettivo della Società |
Parte Ottava Come questa Società assume le diverse opere di carità, e il suo stato assunto per motivi di carità | ||
Parte Nona Scelta e preparazione di coloro che si assegnano alle varie opere di carità, e direzione di esse |
Parte Decima Il Capo della Società e il governo che da lui discende | ||
Parte Undicesima Aiuti per tenere uniti con il proprio Capo e tra di loro quelli che sono divisi |
Parte Dodicesima
Mezzi attraverso cui tutto il Corpo della Società si può conservare nella sua piena vitalità Atestazioni di autenticità |