Clemente Rebora - Cenni Biografici 2 (1911 - 1920)
Clemente Rebora - Cenni Biografici 2 (1911 - 1920)
Clemente Maria Rebora
Cenni Biografici
1911 Vi pubblica (novembre) «G. D. Romagnosi nel pensiero del Risorgimento». 1913 Nella casa paterna, a Milano, in viale Venezia 12, però nell’abbaino, elabora i Frammenti lirici. E li pubblica a Firenze (Prezzolini. Libreria de «La Voce»).
Nella civil asfissia, architettando il diavol suo scompiglio, preso all’artiglio dell’io saggezza da ogni stirpe affastellavo, a eluder la Sapienza: e quale sgretolio intanto! Non come fibre fuse in un sol tronco i miei pensieri, ma fascio di rami cui rotto il laccio ognuno a se ritorna. Quando morir mi parve unico scampo, varco d’aria al respiro a me fu il canto: a verità condusse poesia. |
1914 Milano, via Tadino 3. Di superbia ubriaca si avanzava 7 luglio «La grande illustrazione» (Abruzzo) pubblica la poesia Clemente non fare così.
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![]() Maggio - giugno 1915: Rebora (ultimo a destra) sergente del 150° fanteria |
1915 gennaio «Almanacco della Voce» pubblica Notte a bandoliera. 28 febbraio «La Voce» pubblica Fantasia di carnevale. 24 maggio Richiamo sotto le armi: da sergente a sottotenente. giugno In trincea al Podgora. |
1915 fine dicembre La tremenda esplosione di un obice da 305, in zona di guerra, gli provoca un trauma nervoso. Ricoverato in un ospedale psichiatrico, comincia per Rebora il lungo periodo della malattia, delle cure, della convalescenza.
«Riviera ligure» pubblica Prima.
«La tempra» (Pistoia) pubblica Camminamenti. maggio«Riviera ligure» pubblica Movimenti di poesia e Voce di vedetta. |
![]() 1915: Rebora sottotenente |
1918
Zoagli. Ospite dell’avv. Gonzales al Villaggio S. Margherita. Passeggiata: incantesimo. «Ore di secondi» (in realtà: 4 - 5 ore). Ore psicologiche intensissime. Figurazione della realtà del mondo (ondate = generazioni) senza Cristo senza finalità – ognuna definitiva (illusione).
![]() Milano, giugno 1916 |
Al sommo stetti d’una gran scogliera
per ore di secondi fuor del tempo proteso al mar convulso sotto il vento: montagne d’acqua in rombo fragoroso l’una incalzata dopo l’altra urgeva in una gloria di creste e di spuma, e là nell’atto di toccar la sponda cozzando forte ciascuna con l’onda avanti già nel ricader infranta, con supremo assalto di vittoria avida saliente alla rupe immota, in un precipite schianto inabissava nel risucchio della nuova ondata balda al suo turno. 15 maggio «Raccolta» pubblica Viatico e Tempo 15 luglio e Vanno, Canzoncina, «Serenata del rospo». |
1918-1920 Tregua, non pace, a guerra finita. Inizio della lotta socialista (1919) e fascista (1920): incendio dell’«Avanti!» a Milano. Quando fu tregua – poiché l’uomo si spossa, 1919 Milano. Rinunzia all’insegnamento governativo. Dà lezioni private e insegna nella scuola privata «Tecnico–letteraria femminile Martignoni», nonché in famiglie. Parla in pubblico (attività «che io credevo educatrice»). Pubblica Lazzaro e altre novelle, dal russo di Andreef. |
![]() Anno 1919 |
1920
Pubblica La felicita domestica, dal russo di L. Tolstoi.